“Te l’avevo detto Franz che il mare a volte se ne va, no? E hai visto
quanto lontano va? E lascia le barche chinate su un fianco.
Lascia le
pozzanghere con i granchietti e le conchiglie dentro. E guarda quella
conchiglia si sta aprendo…vieni con la paletta…”. Bretagna…..a lungo sognata. E finalmente siamo qui su queste coste
sferzate dal vento (e l’aquilone vola così bene!!!) a goderci l’aria
salmastra del nord e lo spettacolo della natura soverchiante.
All’inizio del viaggio siamo stati nella baia di Mont Saint Michel.
Oltre la dovuta visita al Monte (a dire il vero troppo affollato per i
nostri gusti ma comunque degno di memoria) abbiamo percorso la costa
fino a Saint Malo e Cancale in un giorno di pioggia cupo che invitava
alla fuga immediata verso Sud. Saint Malo ci è piaciuta tanto,
tantissimo. Solenne, fiera e soprattutto con le spiagge appena sotto le
mura…una gioia per una famiglia in viaggio con due bimbi piccoli. Ed
eccoci qui a mangiare i nostri sandwich jambon fromage sulla plage du
mole… appena prima della tempesta! E’ la Bretagna, mon ami, te l’avevano
detto o no…..che pioveva??!
E appena dopo il temporale sulla spiaggia
di Cherrueix sfrecciavano i carri a vela, che spettacolo stare sulla
spiaggia fino a tardi…l’altro pomeriggio siamo andati in calesse a 4 o 5
km dalla riva a vedere le coltivazioni di molluschi, là dove il mare è
“perenne” e da dove parte la marea. Che impressione essere in mezzo al
nulla con i piedi nell’acqua e il paese è là lontanissimo nel tramonto
con le casettine in fila sulla spiaggia e sulla diga della Duchesse
Anne.
Poi abbiamo proseguito verso Sainte Marine, un’amena località balneare
esattamente di fronte a Benodet, nel Sud Finistere. Sulla costa verso
occidente si susseguono numerosi porti di pesca come Le Guilvinec o
Loctudy dove abbiamo visto per la gioia dei bimbi decine di pescherecci
d’altura appena arrivati o in fase di partenza, le reti, le boe, il
pesce fresco messo in vendita sul molo.
E i fari. Piccoli grandi isolati
enormi sulla spiaggia o sulla scogliera. A Lesconil poi una bellissima
spiaggia di sabbia bianca per la gioia degli occhi e per un pomeriggio
di riposo.
Un po’ nell’interno - non lontano dal calvario di Sainte Marie de
Tronoen e dalla spiaggiona della Torche - abbiamo passato un pomeriggio
a giocare e a sfidarci con altri turisti e locali ai giochi bretoni
tradizionali (molte varianti del bowling e dei birilli) alla Maison des
jeux bretones a St Jean Trolimon.
E adesso siamo qui a giocare sulla spiaggia di Plestin Les Greves, sulla
costa nord, dove stiamo trascorrendo l’ultima settimana del nostro
viaggio.
La Greve è un posto magico.
Il mare si ritrae di due o tre chilometri. I ragazzini dei corsi di vela
si trascinano le barche per centinaia di metri quando rientrano e c’è
bassa marea. I carri a vela già visti a Cherrueix anche qui hanno una
parte di spiaggia riservata.
Quando arriva la marea silenziosa e velocissima la spiaggia si anima. Le
persone si avvicinano all’acqua e i bambini si tuffano nelle ondine che
sono un momento lì e il momento dopo sono già due metri più avanti.
Qualcuno ha costruito una barca di sabbia così quando l’acqua arriva la
circonda e sembra davvero di essere in mare. I piccoli gridano per la
gioia, noi grandi attoniti osserviamo la maestosità dei luoghi.
1 commento:
Mi sono gustata particolarmente questo post perché in Bretagna ci siamo stati in viaggio di nozze... Siamo scappati a gambe levate da Saint Michel, e ci siamo tuffati in un fantastico piatto di ostriche a Cancal, abbiamo provato a prendere il sole a Trebourden e visto un'infinità di posti meravigliosi.
L'anno prossimo saranno dieci anni e ci vogliamo tornare coi bambini. Sono sicura che a loro piacerà tantissimo, esattamente come a noi!
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