mercoledì 23 ottobre 2013

Croazia 2013 - Le isole Kòrnati dal mare

Quando siamo arrivati a Murter non sapevamo cosa aspettarci. La guida diceva che è il luogo ideale - piuttosto che Zara ad esempio - per partire in barca per l'arcipelago delle Kornati.
Abbiamo accettato la proposta del padrone di casa per una gita in barca il giorno successivo (costi e organizzazione simile a tante altre proposte ovunque nei dintorni) solo perchè il pullmino ci prendeva e riportava sotto casa. Un plus, quello di non spostare la macchina, che noi non sottovalutiamo mai.

Al porto, scopriamo con piacere che la barca non è grandissima, 30-40 persone; le altre di fianco ci sembrano più affollate. Conquistiamo un posto a prua, all'ombra e si parte.

Il pubblico dei compagni di viaggio è variegato, giovani, anziani, famiglie, di ogni nazionalità, come al solito, durante quest'estate in Croazia, prevalentemente europei dell'est.  

Il comandante multilingue descrive il tour mostrando foto e mappe, poi offre biscottini e grappa. Pas mal.

La gita dura tutto il giorno. E' prevista una tappa-bagno, una tappa-pranzo e una terza tappa-bagno che scopriremo essere una tappa-tuffo-direttamente-dalla-barca-nel-blu-dipinto-di-blu.

Temevo che i miei figli si annoiassero - passa almeno un'ora di navigazione prima di arrivare all'arcipelago - ma lo spettacolo del mare mattutino è così bello che sembra di essere in un documentario e così abbiamo passato il tempo a fare foto, a guardare lo sciabordio delle onde e soprattutto a guardare le bellissime barche a vela che ci sfioravano ai lati!

Le isole sono stranissime, sembra di essere sulla Luna. Non c'è traccia di vegetazione e il suolo è ricoperto solo di pietre e radi cespugli bassi. Spesso si intravedono muretti a secco, che servono a dividere le proprietà dove pascolavano pecore di cui non abbiamo visto nemmeno l'ombra (ma pare ce ne siano ancora moltissime).

Il mare è bellissimo. Con pochi paragoni nel Mediterraneo. Bello, bellissimo. E quando la barca fa sosta, in una baia riparata, non ti sembra vero tuffarti in quel blu. Franz e Pao si sono tuffati senza timore dai piccoli scogli della baia, che avventura!!!

La seconda tappa è a Vrulje, uno dei pochi villaggi abitati dell'arcipelago, a "casa del capitano" (l'ho messa tra virgolette ma penso che sia davvero casa sua), che ha allestito i tavoli per il pranzo sotto provvidenzaili teli bianchi anti-sole. Pesce arrosto e insalata per tutti e vino locale. E due ragazzi tedeschi che si sono dichiarati amore eterno appena sbarcati.

Il villaggio è carino, il sole torrido e non ci sono più di una manciata di case. E' possibile affittarne alcune per l'estate, sappiate che non c'è il medico, c'è un piccolissimo negozio, e il centro più vicino è Murter a 7 miglia (da dove siamo salpati).

Si riparte per tornare a casa. Purtroppo. Avrei volentieri schiacciato un sonnellino sotto il pergolato vicino al gatto. Avrei preferito aspettare il tramonto in questa baia e attendere il ritorno delle barche a vela sul molo.

Mi piacerebbe molto provare una vacanza alla Robinson su un'isola croata, ma almeno prima devo imparare a guidare uno straccio di barchetta a motore. Allora sì che sarebbe un sogno!

Prima di lasciarci alle spalle le 147 splendide isole Kornati, il capitano propone un tuffo nel blu. Ferma la barca in una baia un po' più aperta di stamattina; ammetto che il mare quasi aperto mi fa un po' impressione. Tuffarmi, ancora di più.
Ma mentre penso, gli altri si tuffano e soprattutto Franz e Pao, che sprezzanti del pericolo, neanche passano dalla scaletta e si tuffano direttamente dalla barca.
A quel punto, mica mi posso tirare indietro, no? e allora PLUFF, anche io e il papàprof, tuffati anche noi!

Ed ora vi lascio qualche foto per rifarvi gli occhi, in questo bigio autunno padano.
Sognamo insieme?


















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