giovedì 24 ottobre 2013

La grotta di Rouffignac - un salto indietro nel tempo (Dordogne-Perigord Noir)

Il trenino elettrico scende silenziosamente nelle viscere della terra. E’ tutto buio (Paolo ha un po’ di paura) e l’unica luce è la torcia della guida.

Fa freddo e il tutto fa abbastanza impressione.

Le pareti della grotta sono ripide ai nostri fianchi e subito penso all’uomo preistorico che si addentrava da solo fin dentro in questo cunicolo.

Lui sì che probabilmente aveva paura.

Noi facciamo finta, in realtà.

Ma anche noi non sappiamo dove stiamo andando, anche se fuori da qui c’è il nostro mondo fatto di certezze, di social, di tutto.

E i binari continuano a scendere del buio.


Finalmente il trenino rallenta e la luce illumina intorno.


Sulle pareti sono disegnate a tratto nero oppure incise decine e decine di sagome di mammuth. Uno dietro l’altro come in una lunghissima processione.

Non per niente la grotta viene anche chiamata "Dei Cento Mammuth".


E nella sala principale, in fondo, ancora più in fondo, le incisioni sono anche sul soffitto e non sono solo di mammuth: ci sono cervi, rinoceronti, bisonti e altri animali.
Ci lascia attoniti questa specie di santuario e il suo mistero, e il fatto di non sapere perché l’uomo di 150 secoli fa sia sceso fin qui a decorare le pareti (e anche come diavolo abbia fatto a trovare questo posto) ci risulta quasi incomprensibile.

E' tutto vero, mi sembra addirittura di sentire il rumore degli strumenti usati per incidere la roccia. 

E' tutto vero ed è vietatissimo fare foto (potete trovarne alcune qui http://www.grottederouffignac.fr/index.php/fr/ )

Paolo e Franz sono pietrificati dallo stupore. La fatica per arrivare fin qui, l'attesa alla biglietteria, ne valeva sicuramente la pena.

Non c'è altro posto simile a questo.

Siamo consapevoli di aver visto qualcosa di unico.




________________________________

Informazioni utili:

- Sito web ufficiale - www.grottederouffignac.fr (in francese e inglese)
- La grotta, nella valle della Vezère, si trova a 5km dal paese omonimo
- I biglietti si acquistano sul luogo all'ingresso della grotta: alla mattina per le entrate della mattina, o al pomeriggio per quelle del pomeriggio. Oppure un giorno per l'altro, se avete voglia di tornare il giorno dopo, o nel caso i biglietti fossero già esauriti.
 - Consiglio di arrivare molto presto alla mattina, o per il pomeriggio mettersi in coda almeno un'ora prima (noi abbiamo fatto così e abbiamo guadagnato l'entrata al secondo turno. I turni partono ogni 20 minuti)
 - Le visite sono commentate in francese, esiste la possibilità di un'audioguida ad un prezzo irrisorio (noi, per motivi insondabili, non l'abbiamo presa e ci siamo sorbiti quasi 2 ore di guida in francese)

Nessun commento: