martedì 30 settembre 2014

I ponti di Milano - #sensomieiviaggi

L’idea del ponte mi piace un sacco. 
Avrei voluto scrivere un post sui ponti che ho costruito oltre a quelli che ho attraversato nella mia vita. E chissà, un giorno lo farò.

Per questo post ho deciso diversamente.
E vi mostrerò alcuni ponti di casa mia, cioè Milano.
Ci verrete vero per l’Expo? Nooooo?!?!?! Vabbeh facciamo così. Se ci venite, mi dovete venire assolutamente a trovare.
Se non ci venite, leggete qui qualche cenno alla Milano di oggi e a quella di ieri.
Quella di domani è imprevedibile, per fortuna o purtroppo.
  
Il primo ponte è lontano da casa quattro o cinque fermate di tram, nonn è particolarmente bello, ma grazie alla chiesa che gli da' il nome è diventato parte integrante del luogo, un angolo della vecchia Milano rimasto quasi intatto.
E’ il ponte di San Cristoforo sul Naviglio Grande.

NOTA BENE: la foto del ponte non è mia, chiedo venia e ovviamente è fuori concorso. Ne ho cercata una nell'infinito archivio fotografico di casa e ovviamente non l'ho trovata. Mi è complicato al momento passare di lì a farne altre, quindi ho preso questa foto dal sito ufficiale della Chiesa di San Cristoforo, che vedete appena al di là del ponte)

Galleria Immagini

Se venite a Milano, spingetevi fin qui.
Siamo ai margini della città, dopo questo punto c’è una brutta periferia che ti accompagna verso i campi della bassa Padana (ma prima di arrivarci devi pedalare un po’).
E’ uno degli angoli più fotografati della metropoli che qui apre il suo cuore ad un cielo più ampio e si sporge sull’acqua (limpida) del Naviglio che arriva da fuori.
Qui ci sono vecchie case e vecchie fabbriche trasformate in loft, angoli verdi salvati da cittadini che ne hanno fatto degli orti urbani e spazi da vivere, una pista ciclabile un po’ sgarruppata (ma come nella Milano dell’EXPO? Lasciamo stare…), giovani atleti che vogano, persone che corrono a piedi o in bici, un parco appena oltre il passaggio a livello (a sinistra verso le case nuove) e la città ovviamente che a poco a poco e a momenti alterni si appropria o abbandona spazi dimessi e vuoti. Lungo il Naviglio ci sono ancora le pietre dove lavoravano le lavandaie; fra sterpi e erbacce, ma ci sono ancora. Si vedono anche nei pressi del ponte successivo, quello che porta alla Canottieri Milano, altro luogo dal fascino antico.
La zona è la summa di quel marasma edilizio e mentale che è Milano, ma se venite qui una mattina luminosa (o anche in una nebbiosa) d’autunno, vi piacerà. E vi sembrerà di essere altrove.

La chiesa, che da' il nome al ponte e al quartiere è piccola e raccolta. Un gioiellino risalente pare almeno al 1176, la cui storia è legata al Barbarossa e poi ai Visconti.
Qui si danno periodicamente appuntamento coloro che affronteranno il Cammino di Santiago, poichè San Cristoforo è considerato patrono dei pellegrini, dei viandanti e dei viaggiatori in genere.



Il secondo ponte lo potrei vedere quasi dalle finestre di casa...se solo abitassi qualche piano più su.
E’ il Ponte della Stazione di Porta Genova.



Un vecchio ponte di ferro dipinto di verde, un po’ dimesso e maltenuto, nonostante questa sia la zona della moda e dei designer (ZonaTortona per gli amici).
Se ci passate durante il FuoriSalone nella settimana del Salone del Mobile ad Aprile, rimarrete qui sopra bloccati dalla folla...imperdibile!!!!
E’ il simbolo della zona di Porta Genova. 
Appena dopo il Ponte, praticamente sotto il mio portone, terminano i binari di linee ferroviarie oggi senza gloria, che una volta continuavano fino al Sempione e si congiungevano alla Stazione Centrale. 
La stazione, quando non passano i treni, purtroppo è un luogo triste e malmesso.
La piazza andrebbe rivoltata come un calzino.
Ma la zona è un bel posto per abitarci. Sei praticamente in centro da una parte e sui Navigli dall’altra.
Ci sono negozi e mezzi pubblici per tutti i gusti.

Il ponte poi ha una sua storia: per cominciare pare che sia stato dal sig. Eiffel (si si proprio lui) e lo stesso ponte, in condizioni pessime, compare in una celebre scena del film Ratataplan di Maurizio Nichetti del 1970.
A quei tempi la zona non era gran che, il Ponte...nemmeno!
Dall'altra parte del Ponte e cioè nel mio quartiere e anche più in là c'erano molte fabbriche, case di ringhiera, ancora campi, ancora fabbriche, luoghi a volte celebrati nelle ballate di Jannacci e molto spesso territorio della 'mala'.


Con questo post partecipo all'iniziativa 'Il Senso Dei Miei Viaggi': il tema di questo mese è stato ideato e proposto da Alessandra Gaddini del blog FioriEVecchiePezze.

Seguiteci sui social con l'hashtag  #sensomieiviaggi

.....e ovviamente siete tutti invitati a partecipare!

6 commenti:

monica viaggi e baci ha detto...

Ho vissuto a Milano per due anni e non ho visto nessuno di questi ponti (o forse quello di porta Genova, sì ... boh! non ricordo).
Penso che il bello di questa iniziativa non sia solo di farci conoscere posti lontani, ma anche luoghi che la fretta di tutti i giorni fa passare inosservati ...
Brava Clara!

Alessandra ha detto...

Grazie Clara per il tuo bel post in cui dimostri tutto il tuo amore per la tua città, che non è di quelle che stanno ai primi posti nelle mete turistiche, ma che merita di essere visitata e conosciuta anche negli angoli più nascosti e periferici. Io l'ho visitata quest'estate dopo tanti anni e ne sono rimasta ammirata. Ci tornerò!

Norma ha detto...

Si parla di posti esotici, lontani quando le belle cose le abbiamo a portata di mano.
Abito vicino a Milano ma non ho mai visto questi ponti, mi attira molto San Cristoforo per la storia dei pellegrini che hai raccontato.
Ponti in ferro mezzi malconci ma col suo fascino li ho fotografati in lungo ed in largo qui a Chicago, hanno sempre un fascino incredibile ma preferisco la prima.
Grazie per avermi fatto conoscere un pezzo di Milano che mi mancava (me ne manca tanta per la verità)
Ciao
Norma

vagabondele ha detto...

bello quest'angolo di Milano, pensa che prima di leggere questo tuo post non lo conoscevo minimamente! Dovendo scegliere uno scatto io opto per la scalinata che porta al ponte, per quando i graffiti su di me hanno sempre un certo fascino!

Unknown ha detto...

Avevo lasciato un commento ma non lo vedo più...misteri di blogger...comunque mi complimentavo per il bellissimo post che mi ha commossa ed emozionata. Ho studiato per 5 anni a Milano e questi erano luoghi che frequentavo e che mi sono rimasti nel cuore, è stato un grande regalo rivederli qui. Se dovessi scegliere io sceglierei il primo.
Ti auguro una felice serata.
Antonella

acasadiclara ha detto...

grazie mille per i vostri commenti e sono molto felice di aver fatto scoprire luoghi ignoti a qualcuno, luoghi dimenticati nella memoria o luoghi a lungo frequentati e quindi un po' luoghi del cuore. io non amo particolarmente milano, ma ho il privilegio di abitare in centro. questo è sicuramente un vantaggio!!! grazie ancora e a presto!!!